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La nascita di Puglia d'Oro si deve all'incontro felice e proficuo tra una regione e un intellettuale del primo '900. In questa opera, Renato Angiolillo, personaggio di spicco del giornalismo italiano, fondatore del "Tempo", che diresse fino al suo decesso il 16 agosto 1973, studia quei personaggi - agricoltori, commercianti, industriali, capitani di navi mercantili ecc. - che, a cavallo tra '800 e '900, modernizzarono e trasformarono la Puglia. A più di 80 anni dalla prima edizione, l'opera non ha perso il suo interesse, non solo per la miniera di notizie sui protagonisti dello sviluppo pugliese, ma anche per l'interessante prospettiva interpretativa che apre. L'intreccio fra personaggi, famiglie, economia, cultura è ben fondato e la maestria scrittoria di Angiolillo stringe il tutto in definizioni molto felici. Quel "pugno di giovani falchi", come lui chiama i giovani che fra '800 e '900 aprirono le nuove strade dello sviluppo, è una sintesi efficace del quadro d'insieme del periodo.